Funghi Psichedelici

Funghi psichedelici (detti anche funghi magici o shroom) è il nome dato ai funghi che contengono psilocibina, un composto psichedelico presente in natura. I funghi magici sono utilizzati principalmente come entheogeni e droghe ricreative i cui effetti possono includere euforia, alterazione dei processi di pensiero, visioni a occhi aperti e chiusi, sinestesia, alterazione del senso del tempo ed esperienze spirituali e sono stati utilizzati in ambito terapeutico per trattare un’ampia varietà di disturbi e malattie, tra cui cefalea a grappolo, disturbi ossessivo-compulsivi, ansia, depressione e dipendenza. Oltre 100 specie sono classificate nel genere Psilocybe. I generi biologici che contengono funghi con psilocibina includono Copelandia, Galerina, Gymnopilus, Inocybe, Mycena, Panaeolus, Pholiotina, Pluteus e Psilocybe. I funghi psilocibinici sono stati probabilmente utilizzati fin dalla preistoria e possono essere stati raffigurati nell’arte rupestre e nei materiali storici precolombiani in Mesoamerica. Molte culture hanno utilizzato questi funghi nei riti religiosi. Nelle società moderne vengono utilizzati per motivi spirituali e a scopo ricreativo per i loro effetti psichedelici e di miglioramento dell’umore.